20:25

Nella vita è tutta questione di rigolosità...




Da ormai un paio di settimane io e l'omonima coinquilina siamo impegnate nell'elaborazione di una nuova (e permettetemi di dirlo: geniale) filosofia: Rigolo (e in misura minore Atene) vs. Pan di stelle (ok, lo so che non sembra esattamente una teoria filosofica, ma lo è. believe it).Tutto nasce un pomeriggio di primavera, dopo pranzo, a quell'ora in cui il tuo cervello è in stand-by e lascia prosperare le cazzate senza neanche rendersene conto. scommetto che a questo punto entrambi i miei affezionati lettori saranno curiosi di sapere di che cacchio sto parlando...

Il rigolo rappresenta quel biscotto un po' così, buono ma alquanto tristanzuolo; quel biscotto che di solito non caghi, ma su cui sai di poter sempre fare affidamento, se hai voglia di qualcosa di dolce e in casa non c'è altro. Non è un pan di stelle, che ti soddisfa anche mangiato così, in purezza, ma che se lasci il pacco aperto per più di una settimana diventa schifoso, molle e senz'anima. Il rigolo invece, nonostante la sua rigolosità (o rigolità, o rigolezza. la terminologia tecnica ancora non è chiara), trionfa nella tua dispensa anche per mesi, chiuso nel suo piccolo pacchettino ermetico, pronto a salvarti dagli attacchi di fame.

Tutto normale fin qui, lo so. ora però ai nostri occhi è diventato tutto un rigolo. la filosofia s'è estesa ai vestiti (abitino carino, a righe, semplice semplice ---> rigolo), ai costumi (costume nero, classico, senza neanche un fiocchetto ---> rigolo). Il meglio di noi è venuto fuori lunedì, mentre eravamo da oysho: "no, quel copricostume no, fa troppo rigolo, meglio la maglia con paperino. lui sì che è un pan di stelle".




vorrei spendere due secondi per condividere con voi l'orrore per la mutandina "santa davanti/porca dietro": slip rosa di Hello Kitty (che già se ti metti una mutanda con hello kitty non stai proprio bene) con un gatto tempestato di strass sul davanti, e tre comode aperture dietro, proprio al centro. true story. (fine parentesi horror-lol)





BTW, l'ultima forntiera della rigolosofia riguarda il formaggio: cosa può esserci di più rigolo delle sottilette? volete mettere la triste soddisfazione di aprire il frigo e non trovare nulla a parte quelle tristi, sciatte, affidabili sottilette? per non parlare della mitica caciottina val fiorita, triste quanto le sue sorelle sottilette, ma già più rara (e qui entra in gioco il paragone con gli atene doria, rigoli nell'anima, ma ormai quasi in estinzione...).




comunque cercheremo di disintossicarci, un giorno smetteremo di vedere biscotti ovunque, ne sono certa...

09:49

ah, questi giuovani d'oggi...

è venerdì mattina. come ogni venerdì mattina esco di casa all'ultimo secondo, con la borsa piena di cianfrusaglie, lo zaino del pc sulle spalle, il trolley in una mano e la spazzatura nell'altra. praticamente, già a vedermi da lontano faccio pena. in più ieri camminavo contro vento, mentre una specie di tornado si stava abbattendo su catania, e ogni due passi rischiavo di cadere all'indietro. se fossi stata più magra (sob! ç_ç) sarei volata via insieme a tutte le mie cose; ma dato che ho la mia bella ciccia a tenermi compagnia 24/7, ero ben zavorrata a terra. come se non bastasse, quando ormai ero quasi arrivata alla fermata, inizia a piovere, ed io ero senza ombrello. e senza cappuccio. e con una sciarpina stretta stretta, ché per coprirmi la testa avrei dovuto fasciarla tipo mummia egiziana...

potete immaginare il mio umore mentre aspettavo l'autobus (che come sempre è in ritardo).
ad allietare l'attesa ci pensa un gruppetto di anziane, che scopro subito essere del mio stesso paese. una in particolare, di queste tre simpatiche vecchine, si piazza a un centimetro da me e inizia a parlare guardandomi insistentemente. io stavo beatamente ascoltando gli arctic monkeys con l'ipod, quindi fingo di non sentirla, ma vedo che questa continua a parlare guardandomi. mi tolgo una cuffia e capisco che non si sta rivolgendo a me, però ce l'ha con me. cioè, cerca proprio di attirare la mia attenzione!ok, ho capito. sta parlando dei miei giovani compaesani, dicendone ogni male possibile. forse spera che io intervenga in loro (o nostra) difesa, per poter farsi una sana litigata e confermare la sua idea che i giuovani siano una mandria di deficenti maleducati e irrispettosi?
mi rimetto l'auricolare, alzo il volume e fingo indifferenza. ma questa incalza. ce l'ha in particolare con i miei e suoi stessi compaesani; a suo modo di vedere, i paesi vicini sono delle oasi di felicità, in cui popoli di giovinetti coi capelli corti e ragazzine con le trecce saltellano in mezzo a prati ben curati, portano a spasso i nonni e rispettano i monumenti e il mondo che li circonda.
in ordine sparso, ecco i delitti di cui vengono (o veniamo) accusati e che li (ci) distinguono dai bravi giuovani del circondario:

  • rompono tutto quello che gli capita a tiro: i semafori, le panchine, i cestini dell'immondizia, i segnali stradali, le giostre delle villette, le palle... (ok, è vero, quest'accusa ci sta tutta)
  • si drogano
  • si ubriacano
  • non studiano
  • smontano i sedili dell'autobus. poi si spostano su quelli intatti, e lasciano i sedili rotti agli anziani
  • non vanno in chiesa
  • per andare a catania prendono il pullman delle 7:30, impedendo ai poveri anziani di sedersi. certo, il vostro unico impegno è andare alla pescheria; chi invece è costretto ad alzarsi per andare a lezione, dovrebbe prendere il pullman successivo. mi pare logico -.-

e dulcis in fundo, la steccata finale. l'accusa personale, quella che avrebbe dovuto mettermi ko: i ragazzi di pa****a non danno retta agli anziani quando parlano! ok signora, lo ammetto: siamo anche responsabili dell'attentato alle torri gemelle. lasci perdere l'afghanistan, è stato organizzato tutto in questa ridente cittadina in mezzo alla piana, da un manipolo di adolescenti svogliati.

a questo punto avrei voluto risponderle, dirle qualcosa di acido e poi girarmi dall'altro lato. ma poi ho pensato che anch'io un giorno (spero tra minimo 50 anni) sarò un'anziana signora che parla male dei giovani, pretende rispetto e tutto il resto... e all'improvviso ho provato solo una grande tenerezza per questa signora; avrei proprio voluto abbracciarla. ma non l'ho fatto: in un attimo avrei smontato tutte le sue certezze sugli under 30, e mi sembrava indelicato nei suoi confronti :D

13:35

esiste un rimedio contro il fancazzismo post-natalizio?

la befana è volata via da più di una settimana ormai, ma com'è che io ancora non riesco a riabutarmi ai vecchi ritmi? perchè non riesco a studiare per più di un'ora filata? perchè gli esami devono essere proprio a fine gennaio? ci vuole un periodo di decompressione, santo cielo! non è umano pensare di rimettersi a studiare seriamente mentre ancora si combattono i rotoli e i brufoli da pandoro.
e poi cacchio! sono appena iniziati gli sconti, una ragazza avrà pure il diritto di prendersi una giornata per gironzolare tra le vetrine in cerca di un affare, e spendere così i soldini ricevuti da Babbo Natale, senza poi sentirsi in colpa per il resto dei suoi giorni.
le cose sono due: o abolite le vacanze di natale, o mettete gli esami a metà febbraio.

18:24

ogni tanto mi ricordo di avere un blog

prima delle vacanze mi ero ripromessa di passare più spesso da queste parti. invece le vacanze sono finite e il blog non l'ho neanche guardato. poi capitano giornate come questa, in cui la noia regna sovrana, e passo ore al pc. bene, qui mi pare che sia tutto normale, il template è a posto, le 2/3 visite al giorno ci sono ancora, direi che posso tornare al mio posto. ma quando meno ve lo aspettate tornerò, statene certi...

16:12

non so mai quando dovrei parlare e quando invece dovrei stare zitta

se a tutti capita di non sapere esattamente cosa è il caso di dire e cosa no, io ne ho fatto una ragione di vita.
ci sono volte in cui ascolto un discorso e mi viene in mente un'osservazione particolarmente arguta e intelligente, e non la dico a voce alta perchè mi sembra brutto interrompere gli altri che parlano. poi qualcuno cambia discorso, e io ho definitivamente perso la mia occasione.

oppure capita che mentre si parla e si scherza a me viene una battuta, ma non la faccio perchè non sono sicura che faccia ridere. e mentre sto lì a rimuniginare se è abbastanza carina da essere promossa e venir detta ad alta voce, o se invece è il caso di bocciarla, è passata una vita e mezza, e quella bella battuta è diventata inutilizzabile.

o ancora, ci sono delle volte, come oggi, in cui sono acida e anche il cinguettio dei passeri mi urta. in queste occasioni, guarda caso, non riesco a stare zitta e allora può capitarmi di fare certe osservazioni usando il tatto e lo charme di una mandria di ippopotami.

esiste mica un corso per imparare a parlare solo nei momenti opportuni?

11:35

se sono mancata dal blog, è anche colpa di giornate come questa...

la minaccia pendeva sulla tua testa da ormai due settimane:
"giorno tot c'è un pelligrinaggio a siracusa, dalla madonnina delle lacrime. che fa? mi accompagni?"
cerchi di prendere tempo, sperando che all'improvviso salti fuori un impegno improrogabile; ma andiamo, come si fa a dirle di no? e poi continua a insistere. chiede anche a tuo padre di telefonarti, mentre sei a catania, per sapere se può prenotare un posto sul pullman anche per te. il pellegrinaggio è domani, e non è saltato fuori nulla; a lei non puoi mentire, non ce la fai proprio. e allora non puoi far altro che dirle che ok, ci sei. l'indomani riesci a tornare in paese appena in tempo, mangi il tuo petto di pollo al volo, e con ancora un pezzo di pane in bocca corri alla fermata, perchè lei ha già citofonato per dirti che ti aspetta lì.
sali sul pullman e ti siedi, lei sale dopo di te e una sua amica le chiede di sedersi insieme. Ma lei riufiuta, perchè "c'è alessandra che è sola, devo farle compagnia". Ok, bene: sei in un posto dove non avresti mai voluto essere, e passi pure per la povera sfigata solitaria, che bello!
ok, si parte. dal fondo dell'autobus si leva un coro, tu cerchi di estraniarti e guardare dal finestrino, ma lei ti guarda minacciosa "E tu? non canti?". Bene, mo ti tocca pura cantare... Rispolveri i tuoi ricordi del catechismo, e canti a squarciagola, battendo le mani per accompagnarti, le sempreverdi hit "Il tuo popolo in cammino", "Io ho un Amico che mi ama", "Resta qui con noi" ecc... per poi finire alla grande con "Ti salutiamo Vergine, colomba tutta pura"! Il tutto intervallato da alcune battute vagamente oscene su delle statue piazzate all'entrata di siracusa. E meno male che eravamo in pellegrinaggio...
arrivati al santuario ti dice "lasciami qui, e tu raggiungi gli altri per la processione. e vedi di farti qualche amica". Cacchio, la più giovane avrà sessant'anni, di che parliamo? delle ultime tendenze nel mondo dell'uncinetto? Vabbè, le raggiungi, inizi a chiacchierare con un vecchietto loquace e sua moglie, e non puoi fare a meno di pensare alle coppie di vecchietti in Harry ti presento Sally; mentre sei lì a chiacchierare del raccolto delle arance e del concime migliore da usare, ti accorgi che il punto di raccolta è proprio davanti all'ingresso delle catacombe e hai il colpo di genio... ti defili, sperando che nessuno si accorga della tua assenza, e ti immergi in un pomeriggio culturale. Paghi 8 euri per fare la visita guidata, e scopri che in un gruppo di 18 persone l'unica italiana sei tu. per non fare la figura della scassaballe, dici alla guida che può tranquillamente spiegare solo in inglese, non c'è bisogno di ripetere tutto in italiano solo per te. così, mentre tutti ridono per una battuta che non hai capito, ti ritrovi a chiederti se il piccoc che simboleggia il paradiso sia quella specie di tacchino disegnato sul muro...
torni al santuario appena in tempo per la fine della messa, ti viene incontro e con sguardo indagatore ti chiede "ma tu dov'eri seduta? non ti ho vista" "mah, ero qua in fondo" però cacchio, a lei non sai proprio mentire... "non ti preoccupare, lo so che ti sei annoiata con questo pugno di anziani. accompagnami in bagno"

si riparte per il paese, e mentre tutti azzannano panini e pizzette, lei tira fuori dalla borsa un sacchettino della farmacia, pieno dei biscotti più buoni che tu abbia mai mangiato. accendi la luce ma ti rimprovera subito "vuoi che gli altri ci guardino mentre mangiamo?"

Grazie per questa e per mille altre piccole cose, nonna. Ti Voglio Bene.

12:23

Campione del mondo. Again.



mi sono svegliata praticamente all'alba, ma ne è valsa la pena. l'ottavo titolo è arrivato, in barba a chi l'anno scorso ti dava per un campione finito.

Grazie Valentino.